Kim Min Jae, gigante Sudcoreano di 23 anni, difensore centrale dal piede destro, dello Beijing Sinobo Guoan in China, abituato a giocare in una difesa a 4, sia da interno destro che sinistro, è un giocatore seguito dalla S.S. Lazio.

Forse siamo davanti al primo tassello di crescita marketing associato all’acquisto di un giocatore, dopo che la Lazio ha siglato un accordo commerciale con un grande sponsor asiatico.

Infatti la prima squadra di Roma si è legata con un contratto di sponsorizzazione alla HQBET, leader in Cina nell’ambito delle agenzie di scommesse.

Non è un caso, almeno secondo me, che la Lazio sia interessata ad un giocatore asiatico, una mossa di mercato pensata anche alla crescita economica del club, non solo, anche all’apertura di nuovi partner economici da individuare in Asia.

In questa stagione, nonostante i biancocelesti abbiano fatto un grande campionato, nonostante abbiano vinto la Supercoppa italiana contro la Juve, proprio in Asia, il livello della crescita delle pagine social ufficiali è rimasto basso rispetto al valore del brand.

Un aumento tuttavia c’è stato, ma per la portata della società, della piazza e dei valori complessivi si deve fare meglio: ha avuto un incremento del 16,3%, passando dai 1,8 milioni di utenti tra Twitter, Instagram e Facebook, a 2,1 milioni (dati Social Media Soccer).

Che sia un interesse con doppia facciata?

Perchè no, in definitiva sono diversi anni che nelle altre società il marketing e direzioni sportive agiscono a braccetto, non si deve lasciare nulla al caso, ogni mossa potrebbe essere quella giusta per aumentare i ricavi della società.

Se un calciatore è apprezzato dal tecnico, ha capacità tecniche importanti e può accrescere il valore della squadra, è giusto individuare un profilo che spalanchi le porte a mille opportunità.

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